Sono Bianco. Alberto Bianco.
L’unico cantautore al mondo che non sa scrivere altro che canzoni.
L’ignoranza, il gusto e la sensazione perenne di inadeguatezza sono la base stilistica delle mie canzoni. Ho iniziato a suonare perché volevo dimostrare a mio padre, e a me stesso, che ci sono altre forme di musica e arte oltre a Pictures at an Exhibition degli Emerson Lake & Palmer.
Dopo anni di Gh-Gh-Gh, tu-pa-tu-tu-pa-tu-pa e headbanging ho capito che per scrivere le mie storie era meglio imbracciare la chitarra acustica, e usare come sala prove un prato, o un gradino nascosto della mia città.
Torino è la mia città, la culla, anzi meglio, il lettino, anzi meglio, la salaparto della mia voglia di fare il musicista. Una città in cui ci sono concerti tutte le sere, in cui è inevitabile incontrare gente che fa musica e che ne parla, e che ne sogna, e che la fà, a volte bene, a volte male, ma la fà.
Lo scambio di idee e di racconti con uno dei miei eroi musicali, Dade dei Linea77, e la sua collaborazione come produttore hanno reso possibile la realizzazione del mio primo album: NOSTALGINA, uscito per la neonata etichetta torinese INRI.
Un’avventura di quelle che fanno crescere. Davvero, non tanto per dire. Bianco.
NOSTALGINA è fatto di giornate e nottate di musica, sognata e vissuta dalla prima all'ultima nota. NOSTALGINA è il primo disco di Bianco, ed è un disco fatto a mano, orgogliosamente umile, un oggetto prezioso nato dalla passione innata per gli arpeggi.
L'hanno registrato Bianco e AntiAnti, prima nella cantina di Bianco, poi nella cameretta di AntiAnti, in poco più di quattro mesi, tra ottobre 2010 e gennaio 2011. E’ stato scritto e registrato con urgenza creativa, di quelle che ti fanno tremare le mani e lo stomaco.
NOSTALGINA è un disco fatto di canzoni oneste, che parlano di agosto in inverno, di ore passate ad ascoltare punk-rock alle fermate degli autobus, di partite iva che non si devono aprire, del sogno di vedere Marco Carta benzinaio e in classifica Josh Homme... E di una ‘lei’ che a casa non c’è mai.