La
libertà di essere veramente se stessi a volte è dono di un lavoro
cercato e sudato che in pochi sono in grado di meritare e poi
sopportare. La libertà di essere coerenti, lucidi e veri, senza se e
senza ma, senza compromessi nell’espressione della propria anima,
dei propri ideali e della propria lirica. Un vero outsider, un
fuoriclasse come il catanese Cesare
Basile brilla nel novero dei grandi
autori italiani per l’eleganza, la classe e il modo, pur se cruento
e a tratti ”sanguinario”, con cui continua a raccontarci la sua
musica e le sue storie. Storie, quelle del suo ultimo album che porta
come titolo il suo stesso nome, uscito nel febbraio 2013, frutto del
suo ritorno in Sicilia, del suo impegno nell’ambito dell’Arsenale
(Federazione siciliana per le arti e la musica). Storie di matti,
anarchici, lavoratori di giornata, donne in ginocchio, assassini per
esasperazione, tamburini che si fanno la libertà da soli, e di una
lingua, il siciliano, che sembra d'altri tempi. Come la libertà,
appunto. Ma non c'è un tempo per la libertà. La libertà si fa
sempre. Con le proprie mani.
Cesare Basile, nato nel
’64, suona e scrive canzoni dall'inizio degli anni ottanta. Basile
ha alle spalle nove album, costanti collaborazioni con numerosi
artisti di altissimo livello (fra cui Nada, per la quale scrive
Proprio tu e produce il disco da
lui arrangiato e suonato), e
lunghissimi tour.
L'Arsenale ha segnato l'inizio di un
percorso di forte impegno politico e sociale che ha portato Basile,
insieme ad altri artisti siciliani, all'occupazione del Teatro
Coppola di Catania. Questa esperienza, con il suo carico di pratiche
libertarie, fa da incubatrice alle nuove canzoni che vedono la luce
nell'estate del 2012 e che faranno del concerto di questa sera un
evento intenso e profondo.
H 21.30
Ingresso gratuito